Elezioni AIS, Pietro Marchi è il nuovo presidente di AIS Umbria
Il presidente uscente, Sandro Camilli, al Consiglio Nazionale. Ora al lavoro con la nuova squadra
Pietro Marchi è il nuovo Presidente di AIS (Associazione Italiana Sommelier) Umbria. A decretarlo sono state le elezioni svoltesi il 26 e 27 giugno, per la prima volta nella storia dell’associazione interamente online, per il rinnovo delle cariche regionali e nazionali di AIS. A recarsi alle urne è stata la grande famiglia degli oltre 34.000 soci di AIS nazionale, con gli oltre 800 soci umbri.
Già Vicepresidente dell’Associazione regionale per il quadriennio 2018-2022 e Delegato di Perugia dal 2012, Pietro Marchi prende oggi in eredità una realtà regionale in salute e solida. A lasciargli il compito di guidare l’associazione regionale è Sandro Camilli, presidente per il quadriennio appena concluso e ora eletto tra i nuovi nove membri del Consiglio Nazionale di AIS. Camilli resta inoltre nella squadra umbra in qualità di consigliere regionale.
A breve, Marchi annuncerà i nomi che comporranno la sua squadra e che andranno a ricoprire anche i ruoli di delegati regionali (per le zone di Città di Castello, Gubbio-Gualdo Tadino, Perugia, Assisi-Nocera Umbra, Montefalco-Spoleto, Terni).
La tornata elettorale ha visto inoltre anche la nomina dei consiglieri regionali Debora Spinelli, Massimo Caponi, Giovanni Parisi, Gian Luca Grimani; dei consiglieri di delegazione di Perugia (Anna Chiara Baiocchi), Terni (Maurizio Orlandi), Assisi-Nocera Umbra (Gianluca Falcinelli), Città di Castello (Tiziana Croci), Gubbio-Gualdo Tadino (Christian Belardi), Montefalco-Spoleto (Claudio Ciotti) e di Andrea Sattin nell’Organo di Controllo Regionale.
Nel futuro di AIS Umbria ci sarà ancora formazione per i nuovi sommelier, attenzione per la cultura del vino e dell’olio e valorizzazione dei sapori e delle tradizioni enogastronomiche della regione. “AIS Umbria sarà ancora di più la mia casa”, ha dichiarato Pietro Marchi. “Una responsabilità grandissima che mi impegnerò a onorare nel migliore dei modi, consapevole di ricevere una grande eredità frutto di un lavoro collettivo al quale io stesso ho preso parte. Eredità di impegno, passione e condivisione continui di chi ha coltivato bene il terreno preoccupandosi anche di prepararlo al futuro, lasciando dei semi che oggi raccolgo come una grande opportunità”.